L’Ammortamento delle Immobilizzazioni Materiali.
24 Gennaio 2025Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada rappresenta un importante strumento di tutela per coloro che subiscono danni a seguito di incidenti stradali. Questo istituto è stato creato per garantire protezione in situazioni in cui non è possibile ottenere un risarcimento dalle compagnie assicurative. La sua creazione si inserisce nel contesto della normativa sull’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile, disciplinata dal Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. n. 209/2005). Il Fondo di Garanzia si fonda su due principi fondamentali: sicurezza e solidarietà sociale. Questi principi si concretizzano nella possibilità di risarcire le vittime di incidenti stradali che non possono ottenere un indennizzo da un’assicurazione, sia per mancanza di copertura assicurativa sia per l’impossibilità di identificare il veicolo responsabile. In questo modo, il Fondo contribuisce a garantire equità e giustizia per le vittime, evitando che restino senza alcuna forma di tutela. Secondo l’art. 283 del Codice delle Assicurazioni, il Fondo interviene in diverse circostanze specifiche, ad esempio qualora l’incidente si sia verificato con un Veicolo o natante non identificato, oppure il Veicolo non è assicurato, quando il Veicolo è assicurato con impresa in liquidazione coatta. Il Fondo interviene anche per i veicoli provenienti da Stati dello Spazio Economico Europeo, garantendo protezione anche ai cittadini stranieri coinvolti in incidenti stradali in Italia. Ed ancora qualora il Veicolo coinvolto in un sinistro è in circolazione contro la volontà del proprietario. Sulla Responsabilità del Proprietario la Cassazione con l’ordinanza 15237/2024 del 30 maggio, ha chiarito i confini della responsabilità del proprietario di un veicolo in caso di sinistri avvenuti in situazioni di circolazione prohibente domino, ovvero «contro la sua volontà», come previsto dall’articolo 2054 del Codice civile. In questo caso, il conducente si era impossessato del veicolo approfittando della distrazione di chi lo custodiva, lasciando la chiave di accensione inserita. La Cassazione ha stabilito che l’affidamento del veicolo a un terzo non è sufficiente a escludere la responsabilità del proprietario, poiché tale condotta non impedisce in concreto l’uso non autorizzato del veicolo. La circolazione prohibente domino si verifica solo in casi di particolare gravità, come quando il veicolo è sottratto al proprietario con mezzi violenti o coercitivi. La mancanza di cautele adeguate da parte del proprietario comporta la piena responsabilità. Non è sufficiente dichiarare di essere contrari all’uso del veicolo; è necessaria la prova di aver adottato tutte le cautele necessarie. Le recenti modifiche normative introdotte dal D.Lgs. 184/2023, che estendono l’obbligo assicurativo anche per i veicoli che circolano in aree private, ampliano le responsabilità e le tutele. In caso di circolazione prohibente domino, il risarcimento per danni causati a terzi, senza responsabilità del proprietario, ricade sul Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. In seguito al risarcimento, il Fondo, o più precisamente l’impresa designata, ha diritto di regresso nei confronti dei responsabili del sinistro, inclusi il conducente e il proprietario, nel caso quest’ultimo non rispetti l’obbligo di assicurazione. Con l’introduzione dell’articolo 122-bis del Cap, che disciplina nuovi casi di intervento del Fondo, le regole di regresso devono essere adattate. In particolare, il proprietario dovrebbe essere considerato sempre responsabile e passibile di regresso, se non riesce a dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per escludere la circolazione prohibente domino. In sintesi, l’ordinanza 15237/2024 della Cassazione, insieme alle nuove normative, offre importanti indicazioni sulla responsabilità del proprietario di un veicolo in caso di sinistri. Queste evoluzioni rafforzano il sistema di protezione per le vittime di incidenti stradali e pongono maggiori oneri sui proprietari, evidenziando l’importanza di una gestione responsabile dei propri mezzi.
(A cura dell’Avv. Monica Ricci)