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21 Marzo 2025La Tassa sui Rifiuti (TARI) è un aspetto cruciale nella gestione di un immobile, soprattutto quando si tratta di locazione. Ma chi deve effettivamente pagare la TARI: l’inquilino o il proprietario? Comprendere la ripartizione di questo onere è essenziale per evitare malintesi e problemi finanziari. Questa guida completa fornirà una panoramica chiara e dettagliata delle regole e delle eccezioni relative al pagamento della TARI negli immobili in affitto.
La Regola Generale: Chi Produce i Rifiuti Paga la TARI?
In linea di principio, la TARI dovrebbe essere pagata da chi effettivamente utilizza l’immobile e, di conseguenza, produce i rifiuti. In altre parole, l’inquilino. Tuttavia, la normativa prevede alcune eccezioni che meritano un’analisi approfondita. La Legge di Stabilità del 2014 ha chiarito che il soggetto tenuto al pagamento è chi detiene l’immobile, come l’inquilino, l’usufruttuario o il comodatario, non necessariamente il proprietario.
Durata del Contratto: Il Fattore Determinante
Una delle domande più frequenti riguarda proprio la durata del contratto di locazione. A questo punto, è fondamentale chiarire che la durata del contratto di locazione è un elemento chiave per determinare chi è responsabile del pagamento della TARI.
• Contratti Superiori a 6 Mesi: Se il contratto di locazione ha una durata superiore a sei mesi, l’obbligo di pagare la TARI ricade sull’inquilino.
• Contratti Inferiori a 6 Mesi: Se la durata è inferiore a sei mesi, il proprietario rimane il responsabile del pagamento, a meno che non si concordi diversamente, ad esempio includendo una quota forfettaria per la TARI nel canone di locazione.
Cosa Succede se l’Inquilino Non Paga la TARI?
Ma cosa succede se, nonostante l’obbligo, l’inquilino non provvede al pagamento della TARI? Il proprietario rischia di essere coinvolto? Fortunatamente, no. Il proprietario non è considerato co-obbligato e non dovrà rispondere per eventuali inadempienze dell’inquilino. Sarà l’Agenzia delle Entrate a rivalersi direttamente sull’inquilino moroso.
È importante notare che eventuali accordi privati tra proprietario e inquilino non hanno valore nei confronti del Comune. L’ente locale si rivolgerà sempre e solo all’utilizzatore dell’immobile.
TARI e Residenza: Due Concetti Distinti
Come vedremo più avanti, il pagamento della TARI non è legato alla residenza, ma all’effettivo utilizzo dell’immobile. Pertanto, se una persona possiede una seconda casa, dove ha la residenza, e la affitta, la TARI sarà a carico degli inquilini, se il contratto supera i sei mesi, salvo diversi accordi.
Pluralità di Inquilini: Come si Divide la TARI?
Nel caso in cui più inquilini condividano lo stesso immobile, l’importo della TARI sarà ripartito tra loro in parti uguali. Inoltre, è fondamentale comunicare al Comune l’inizio del possesso dell’immobile entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’inizio dell’occupazione.
Riepilogo: Chi Paga la TARI?
Per riassumere, la TARI è un tributo che grava sull’utilizzatore dell’immobile, ma la durata del contratto di locazione è un fattore determinante. Superati i sei mesi, l’onere passa all’inquilino, altrimenti rimane in capo al proprietario, salvo diversi accordi. Conoscere queste regole è fondamentale per evitare problemi.
(A cura dello Studio legale Ricci&Partners)